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L'importanza di una corretta pianificazione fiscale.


Ha senso determinare le imposte a consuntivo, semplicemente applicando la corretta aliquota fiscale al risultato di esercizio conseguito? Posta semplicemente così, la risposta sembrerebbe piuttosto scontata. Ma se ci soffermiamo un attimo a riflettere, ci accorgiamo che per dare una risposta è necessario analizzare i presupposti alla base della domanda stessa. Mi spiego meglio.

Tutti gli aspetti del ciclo operativo aziendale sono caratterizzati da una fase di pianificazione, esecuzione ed infine misurazione dei risultati. Le tre fasi appena menzionate sono abbastanza naturali, e spesso vengono poste in essere quasi automaticamente senza una apparente intenzionalità. Tuttavia se questa considerazione appare praticamente scontata in alcune aree aziendali (come ad esempio per la produzione e la tesoreria), non lo è altrettanto in riferimento ad altre, a partire da quella fiscale. Infatti accade spesso che la funzione fiscale venga relegata ad attività residuale, la cui unica finalità è quella di determinare le imposte che obbligatoriamente l’impresa si trova costretta a pagare. Un approccio piuttosto passivo, volendo sintetizzare. Ecco allora che se questo è il presupposto, la risposta alla domanda iniziale non può che essere negativa: no, non ha senso! Avrebbe forse senso determinare il prezzo di vendita di un prodotto a consuntivo, senza aver prima cercato di contenere i costi di produzione nella ricerca del migliore rapporto qualità/prezzo dei fattori produttivi? No, a meno che non si voglia rischiare di scoprire solo in quel momento che il prezzo di vendita del nostro prodotto è fuori mercato. Come rischiamo di scoprire a fine anno che, a causa della mancanza di una corretta pianificazione fiscale, le imposte ci portano via oltre il 60% del nostro utile! Attraverso una adeguata pianificazione fiscale è possibile contenere l’impatto del carico fiscale, in modo da ridurre al massimo questo costo aziendale, perchè tale è e come tale deve essere trattato.

Una corretta pianificazione fiscale può portare a ridurre gli oneri fiscali anche del 10-15% su base annua, eliminando ad esempio tutte quelle voci di costo che comprimono l’utile di periodo ma non comportano nessun beneficio fiscale in quanto indeducibili. Una corretta pianificazione fiscale permette di normalizzare l’impatto delle imposte tra esercizi differenti, eliminando quell’effetto “fisarmonica” che si verifica a causa del meccanismo degli acconti di imposta tra esercizi con utili molto differenti tra loro, drenando via risorse finanziarie ingenti da recuperare a distanza di tempo sotto forma di credito d’imposta, ma che comunque costringe l’impresa a indebitarsi.

Ecco allora che, con questo diverso approccio alla pianificazione fiscale, la domanda iniziale ha un senso diverso: si, ha senso determinare le imposte a consuntivo nella misura in cui questo rappresenta la fase finale, quella di verifica, di adozione di una corretta strategia di pianificazione fiscale tesa a minimizzare l’impatto delle imposte sul risultato di esercizio.

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